A proposito di percorsi creativi
Il processo creativo è la ricerca continua di metodi, materiali e tecniche.
Il sito è pensato per raccogliere le sperimentazioni che faccio in parallelo allo svolgersi della mia vita e della professione di architetto progettista.
Ricorro al tessuto come materiale tridimensionale.
Oggetto di studio sono i filati, le strutture e le armature.
La luce che evidenzia le pieghe, le stropicciature, la profondità del colore.
Il diritto e il rovescio.
Studio il gesto equilibrato e ripetitivo del ricamo e la rabbia che porta a pungere la stoffa.
La mia ricerca parte da lontano, ho attinto da giacimenti nella casa dei nonni. Pezze di lino, ritagli, campioni di pizzo, teli rammendati, bottoni spaiati conservati in scatole di latta.
Ho iniziato ad interessarmi alle textures e alle fibre dopo aver frequentato a Milano la Scuola Politecnica di design (1977-1978). Affascinata dai lavori di Gunta Stölzl e Anni Albers (Bauhaus), ho sperimentato la tessitura eseguita faticosamente con un telaio da tavolo.
Lo studio delle strutture tessili si è tradotto in disegno, segno grafico e pennellate di colore.
Il prodotto delle mie ricerche si concretizza in manufatti tessili e pittorici.
About percorsi creativi
The creative process is the continuous search for methods, materials and techniques.
The site is designed to collect the experiments I do in parallel with the development of my life and the profession of architect and designer.
I use fabric as a three-dimensional material.
The object of study are yarns, structures and weaves.
The light that highlights the creases, the wrinkles, the depth of the color.
The front and the back side.
I study the balanced and repetitive gesture of embroidery and the anger that leads to stinging the fabric.
My research goes back a long way, I drew from deposits in my grandparents' house. Pieces of linen, scraps, lace samples, mended cloths, mismatched buttons stored in tin boxes.
I became interested in textures and fibers after attending the Polytechnic School of Design in Milan (1977-1978). Fascinated by the works of Gunta Stölzl and Anni Albers (Bauhaus), I experimented weaving laboriously performed with a tabletop loom.
The study of textile structures was translated into drawing, graphic sign and brushstrokes of color.
The product of my research is in the form of textile and pictorial artefacts.